Queste tre rappresentazioni sono state messe per farvi rendere conto i concetti che Shearman ci illustra nel suo articolo "Masaccio's Pisa Altar-Piece: An Alternative Reconstruction" apparso nel Burlington Magazine del Settembre 1966. Nella Chiesa di Santa Maria del Carmine la struttura interna era composta da un'unica aula, con tetto a capriate in cemento, ci sono tre finestre per lato di cui una a destra era però tamponata. Quindi ci si può immaginare l'effetto del gioco delle ombre sulla Pala d'Altare. Shearman ci dice che Masaccio fu il primo ad inventare il primo sistema di illuminazione, questo fatto ci può aiutare perchè osservando il Polittico di Pisa notiamo che la luce cade dall'alto e da sinistra, ombre esattamente parallele alla superificie del quadro e dei gradini. Guardando di nuovo a sinistra, si vedono due o più ombre proiettate, una su ogni gradino, da qualche oggetto che sembra esterno, come a dimostrarci che ci fosse stato altro nel dipinto. L'ombra superiore è fortemente attenutata dallo scorcio molto brusco del gradino, quella più bassa, essendo vista più da sopra, è più ampia e continua dietro e al di là del primo angelo in ginocchio fino a ridursi a circa la metà della tavola. Quindi ripercorrendo i nostri passi, si può tornare all'identificazione delle figure dove getta l'ombra.